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I risultati del Forum ProArch di Ischia

Fare e Insegnare architettura in Italia

Carlo A. Manzo, Pepe Barbieri

Si è svolto, l’ 8 e 9 Aprile 2011 ad Ischia, il 1° Forum Pro-Arc, Coordinamento Nazionale Progettazione Architettonica dei settori Icar 14-15-16, sul tema Fare e Insegnare architettura in Italia. Nel Forum si è inteso riconsiderare, con il contributo di rappresentanti del CUN, del CENSIS, del CNA, dell’ANVUR e della Conferenza dei Presidi di Architettura, dell’ UIA e dell’ EAAE, alcune importanti problematiche della formazione degli architetti in Italia.

Nelle due sessioni “Docenza e pratica del progetto” e “Valutazione della ricerca nel campo della progettazione" sono emerse proposte che il Coordinamento intende diffondere all’interno della comunità scientifica e far pervenire ad istituzioni ed organismi interessati perché possano essere discusse e inserite nei diversi ordinamenti degli atenei.


Docenza e pratica del progetto

-Ritenendo il progetto come un momento decisivo della ricerca applicata e condizione irrinunciabile per l’aggiornamento tecnico-scientifico del campo disciplinare degli Icar 14 15 e 16, un obiettivo è creare le condizioni per consentire ai docenti di svolgere attività di progettazione all’interno delle strutture universitarie nei limiti di legge e in un rapporto collaborativo con gli Ordini professionali.

-Considerando che per la legge 240/10 i docenti possono svolgere liberamente attività di collaborazione scientifica e di consulenza, gli statuti delle Università italiane non devono limitare questa libertà, a maggior ragione per quanto riguarda le elaborazioni svolte dai docenti nell’ambito delle rispettive competenze disciplinari.

-Il progetto svolto nell’università non va inteso come attività di tipo tecnico- professionale, ma come ricerca applicata a problematiche complesse, basata sull’integrazione di conoscenze e sull’apertura pluridisciplinare, impegnando i docenti nella sperimentazione, dai programmi di fattibilità all’attività di progettazione alle diverse scale di intervento.

-L’Associazione ProArc si impegna a che sia liberalizzata la partecipazione di tutti i docenti a concorsi di idee e di progettazione e auspica che sia modificata la condizione, soltanto italiana, che pone limiti alla ricerca progettuale distinguendo tra i docenti a tempo pieno e quelli a tempo definito.

-Considerando che la Comunità Europea dal 2009 consente alle università e agli istituti di ricerca di partecipare a appalti pubblici di servizi, è auspicabile che nelle prestazioni per gare, convenzioni o consulenze su progetti complessi, i docenti possano sviluppare nell’università le elaborazioni inerenti alle discipline degli Icar 14, 15 e 16, affidando le prestazioni che esulano dai settori disciplinari (computi, sicurezza, verifiche energetiche ecc.) alle competenze di professionisti esterni qualificati, con modalità da concordare con gli Ordini Professionali..

-La pratica del progetto nella Scuola costituisce un’importante occasione per qualificare la didattica avvicinandola ai livelli europei più avanzati. La progettazione nell’università può trovare un appropriato spazio istituzionale nel tirocinio post-laurea da articolare mediante la collaborazione tra docenti, professionisti qualificati e gli Ordini Professionali.


Valutazione della ricerca nel campo della progettazione architettonica

- Il documento sulla “Valutazione dei prodotti scientifici” elaborato dalla apposita Commissione della Conferenza dei Presidi di Architettura non è ancora sufficientemente conosciuto: è necessario diffonderlo; sperimentarlo; eventualmente apportare modifiche che tengano conto delle specificità del nostro macrosettore.

- Le valutazioni permettono una “pesatura” dei prodotti sulla base di alcuni indicatori oggettivi prescelti. L’aspetto qualitativo entra in gioco indirettamente attraverso gli indicatori adottati e non elimina – per i diversi tipi di valutazioni : ad esempio in quelle comparative per il reclutamento – una integrazione con giudizi qualitativi nel merito di ogni singolo prodotto. Occorre verificare l’efficacia degli indicatori e le relative “pesature” per la nostra area; aggiornare eventualmente il ranking riviste; verificare l’adeguatezza delle modalità con cui sono considerati i piani e i progetti, le mostre; introdurre la questione della produzione on-line.

- E’ emerso l’interesse a promuovere iniziative che possano consentire di innalzare i coefficienti di valutazione dei prodotti più specificamente legati alla ricerca scientifica ed alla didattica. Tra queste iniziative si segnala la possibilità di costituire una rete di University press e/o la possibilità di editare, come coordinamento progettazione architettonica, una rivista on-line di alta qualificazione scientifica dotata dei requisiti più elevati, in base agli indicatori concordati – comitato scientifico internazionale, comitato di lettura, blind-review, lingua inglese etc – tale da rappresentare una occasione fondamentale per la diffusione e il riconoscimento dei migliori prodotti scientifici del nostro settore.

- Nel rapporto tra ricerca e didattica, anche in relazione a nuovi campi tematici, si rileva l’interesse ad approcci multidisciplinari connessi alle molteplici strumentazioni richieste da diverse esperienze nel campo della progettazione architettonica e urbana. Sarebbe auspicabile, nell’ambito del coordinamento nazionale, individuare – in analogia con quanto avviene per i PRIN – quelle “combinazioni” più interessanti di apporti disciplinari in relazione ad assi di ricerca condivisi – in rapporto anche ad alcune tematiche innovative - che potrebbero più facilmente essere accreditati nei diversi processi valutativi.

- Oggi i candidati presentano Curricula e relativi titoli ed elenchi certificati, notevolmente difformi e diversamente articolati e costruiti. Al fine di rendere più facilmente comparabili questi documenti anche in rapporto ad alcuni aspetti specifici del nostro settore – ad esempio per la corretta presentazione dell’attività di ricerca progettuale – si propone di elaborare un FORMAT CURRICULARE condiviso che funzioni da base riconosciuta e diffusa per la elaborazione e la presentazione dei propri titoli e documenti.

 

Pepe Barbieri è Professore Ordinario in Composizione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura di Pescara  

Carlo A. Manzo è Professore Ordinario in Composizione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura Civile della seconda Università di Napoli