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Il Festival dell´Architettura di Parma nasce dalla tradizione organizzativa e di ricerca che dal 1987 promuove attività di confronto a livello internazionale sui temi della progettazione architettonica e urbana.
Un´esperienza quasi ventennale che parte dai seminari de La Città del Teatro (1987, 1990, 1994 – Edizioni CLUP e Abitare Segesta Milano) tesi ad indagare il rapporto tra tipo teatrale – drammaturgia – città sino a quelli denominati CITTAEMILIA di cui l´edizione del 1998, Sperimentazioni architettoniche per un´idea di città, è stata dedicata al sistema dei luoghi strategici per lo sviluppo delle città emiliane da Piacenza a Modena (Abitare Segesta Milano 2000), mentre quella del 2000, S.S.9, Via Emilia – Progetti architettonici e nuovi luoghi lungo la via Emilia tra città e città, ha cercato di focalizzare le problematiche dell´evoluzione insediativa lungo l´asta storica della strada consolare poleogenetica (Abitare Segesta Milano 2001), per arrivare infine, nell´ambito della neo-nata Facoltà di Architettura di Parma, alla rassegna Architettura/Europa 2003.
Le iniziative qui citate hanno coinvolto nel tempo centinaia di docenti, ricercatori, studenti afferenti a diverse facoltà di architettura italiane ed europee, restituendo di conseguenza una rete di contatti e di referenti interessati all´approccio conoscitivo di un´architettura connaturata ad un´idea di città, di contesto, di cultura.
Nel tempo, superata l´occasione seminariale specifica, altre opportunità, di ricerca e di rinnovata sperimentazione progettuale nei workshop successivi, hanno ulteriormente alimentato e consolidato questa rete di referenti accomunati dall´interesse per un´architettura consapevole del proprio ruolo urbano.
Da questo complesso di attività, risorse umane, percorsi sperimentali, anche nei modi e nelle forme di organizzazione del confronto e della divulgazione dei suoi esiti, è sembrato naturale che scaturisse la formula del Festival, come la più congeniale ed efficace a recepire l´evoluzione di una tradizione di attività culturali capaci di incidere positivamente nell´incremento del dibattito generale sull´architettura e della conoscenza della stessa da parte di un sempre più allargato e consapevole ambito di interlocutori.
Il Festival, già dalla terza edizione, va verso uno sviluppo delle sue capacità di ricerca, di narrazione, di originale tecnica di indagine e divulgazione dei fenomeni dell´architettura. Innanzitutto la nuova messa in scena: diversi contesti urbani (Parma, Reggio Emilia, Modena) per un´idea metropolitana di Festival. Per uscire dalla dimensione dell´unicità, del microcosmo culturale ed ambientale, ponendo antenne ravvicinate ma sufficientemente distanti nel cogliere diverse lunghezze d’onda.
Il Festival anima sempre più una sorta di circuito di colloquio, di relazione critica, tra curatori e soggetti coinvolti. Si aggiunge sempre qualcosa alla costruzione di una comunità del Festival.
La quarta edizione si presenta con una serie di novità: il Festival adotta un regime di svolgimento biennale (07-08) all´interno del quale, dato un tema generale di riferimento, svolgere un´approfondita ed articolata attività di ricerca e di produzione degli eventi derivati, secondo un processo di avanzamento continuamente restituito nelle sue successive fasi.
La quinta edizione (09-10) conferma lo svolgimento biennale della precedente. Il filo conduttore, che lega tra loro la ricerca e l'attività seminariale è il tema Comunità/Architettura.
Nel 2009 si sono susseguiti i seguenti appuntamenti.
A fine giugno il lancio di un International Call for Papers intitolato Community - Architecture. Rivolto al mondo scientifico internazionale ha raccolto contributi tematici e di ricerca da discutere nell´ambito dello sviluppo della manifestazione.
Tra settembre e ottobre il ciclo di Conferenze/incontri con funzione introduttiva sugli aspetti letterari, sociologi e filosofici del tema Comunità/Architettura.
Il 26-27 ottobre si è svolto il 1° Forum CittaEmilia - Luoghi comunitari: architettura, società, territorio, un confronto territoriale su problematiche, progettualità e indirizzi a partire dal tema generale.
Dal 23 al 27 novembre hanno avuto luogo i seminari di approfondimento in cui in ognuna delle città del Festival, Parma, Reggio Emilia e Modena, si sono affrontate le seguenti 5 tematiche di approfondimento:
Architettura e tradizione comunitaria in cui architetti italiani hanno esposto, attraverso le loro opere, l´interpretazione di un´idea di comunità riferita ad un contesto definito;
Prove aperte di Dottorato consistente in tre diversi momenti costruiti in collaborazione con le scuole di Dottorato in Composizione architettonica;
Architetture raccontate: appuntamento già sperimentato all´interno del Festival in cui 3 architetti italiani ed altrettanti stranieri espongono progetti di valenza comunitaria;
Laboratori della critica che hanno affrontato tre diverse tematiche, l´esperienza storica e la contemporaneità del rapporto comunità-architettura, l´osservatorio sociologico sui nuovi induttori comunitari e le comunità eco-virtuose;
Laboratori del progetto - sperimentare modelli insediativi comunitari in cui 9 Facoltà di Architettura di diversa provenienza nazionale ed internazionale hanno esposto i temi della ricerca interna ai corsi e laboratori universitari inerenti il tema.
Nel 2010 hanno avuto luogo le MOSTRE sul tema Community-Architecture.
Per la sezione Laboratori Universitari del Progetto, la mostra DECLINAZIONI ARCHITETTONICHE DELL'ESPERIENZA COMUNITARIA ha attivato un confronto sul tema tra diverse Scuole europee, che hanno esposto i loro lavori più significativi.
Per la sezione Testimoni dell'Architettura, la mostra HERMAN HERTZBERGER. ARCHITETTURE PER LA COMUNITÀ ha indagato la continuità di una ricerca che adotta il valore comunitario quale costante interpretativa del progetto di architettura; la mostra RAFFAELE PANELLA. ARCHITETTURA PER LA CITTÀ: PROGETTI EMILIANI ha approfondito il rapporto tra opere e contesto nel lavoro dell'architetto romano.
Per la sezione Prove aperte di Dottorato, la mostra CASE, CORTI, SISTEMI. CASA IDEALE E IDEALE DI CASA TRA SPAZIO E TEMPO ha sperimentato le ragioni del co-housing nell'architettura residenziale di oggi; la mostra L'IDEA DI METAFORA NELL'OPERA DI OSWALD MATHIAS UNGERS. DALLA MEGAFORMA ALLA TEMATIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA ha riguardato la capacità dell'architettura di Ungers di interpretare la complessità del fenomeno urbano; la mostra HANS SCHAROUN. VOLKSHAUS, STADTLANDSHAFT, PHILARMONIE ha esposto e svelato gli artifici compositivi delle opere urbane del grande architetto tedesco; la mostra COMUNITÀ/ARCHITETTURA. MODELLI E MUTAZIONI SPAZIALI ha esperito il rapporto tra le idee di comunità e di quartiere in alcuni progetti campione.
Per la sezione Laboratori della Critica si sono svolte le mostre LABORATORI EMILIANI DI COMUNITÀ: I QUARTIERI POPOLARI DELLA RICOSTRUZIONE in collaborazione con gli Ordini degli Architetti di Parma, Reggio Emilia e Modena e L'ARCHITETTURA TRA LE CASE, sui quartieri INA-Casa in Emilia.
Per la sezione Analisi dell'Architettura realizzata, la mostra CARABANCHEL 11, SOCIAL HOUSING A MADRID ha illustrato il disegno e la natura compositiva e spaziale del nuovo quartiere del gruppo Morphosis nella periferia di Madrid.
Per la sezione International Call for Papers, la mostra COMUNITÀ/ARCHITETTURA.ha messo a confronto il contributo di ricerca di ambito internazionale di 57 gruppi di architettura.
Le mostre sono state accompagnate da dibattiti, tavole rotonde, dalla presentazione dei cataloghi ufficiali del Festival oltre che da diversi altri eventi paralleli tra i quali il ciclo di videodocumentari sui maggiori quartieri residenziali costruiti in Europa nel secondo Dopoguerra dal titolo I PROGETTI DI QUARTIERE NEL TEMPO: TRA PROVOCAZIONE E TRADIZIONE.
Dal 26 novembre al 12 dicembre si è svolto il Workshop ATTREZZATURE COMUNITARIE, che ha visto 30 studenti confrontarsi col tema delle attrezzature effimere e reversibili in aree periferiche degradate delle tre città del Festival.
Il 3 dicembre a Parma e il 10 dicembre a Modena si sono svolte le conferenze internazionali SETTE LEZIONI PER PARMA e DALLA CITTÀ FUNZIONALE ALLA CITTÀ DELL'ARCHITETTURA come anteprima al tema della sesta edizione del Festival dell'Architettura: L'ARCHITETTURA DELLA CITTÀ EUROPEA: PROGETTO, STRUTTURA, IMMAGINE.
Nel 2011 si sono susseguiti i seguenti appuntamenti.
Mercoledì 19 ottobre 2011 nel Palazzo del Governatore di Parma ha avuto luogo il seminario internazionale dal titolo EUROPA/ITALIA. IL PROGETTO DI ARCHITETTURA NELLE SCUOLE EUROPEE - EUROPE/ITALY. THE ARCHITECTURAL PROJECT IN EUROPEAN SCHOOLS.
Si è trattato di una prima indagine conoscitiva di confronto sui metodi di ricerca e didattica del progetto sviluppati nei diversi contesti nazionali.
Ogni Scuola/Laboratorio invitato è stata sollecitata a riflettere su 1)l'apporto di una tradizione di studi e/o di architetti e studiosi di riferimento; 2)i metodi di approccio al progetto finalizzati alla trasmissibilità disciplinare; 3)i temi con cui vengono tradotti i temi nella pratica progettuale e la verifica della distanza tra tradizione e attualità.
Tra i partecipanti delle scuole europee: Francisco Barata, Faculdade de Arquitectura Universidade de Porto (PORTUGAL); Prof. Aydan Balamir, Faculty of Architecture, Middle East Technical University of Ankara (TURKEY); Prof. Jo Coenen, Faculty Humanities & Sciences of Maastricht University - Department of Architecture (NETHERLANDS); Prof. Trevor Harris, Aalto University School of Architecture - Helsinki (FINLAND); Prof. Anastassios M. Kotsiopoulos, School of Architecture, Aristotle University of Thessaloniki (GREECE); Proff. Manuel Iñiguez e Alberto Ustarroz, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Donostia-San Sebastian (SPAIN), Joachim Schultz-Granberg, Munster School of Architecture (GERMANY).
Giovedì 20 ottobre 2011 al Teatro Fondazione San Carlo di Modena ha avuto luogo il seminario internazionale dal titolo 7 CITTÀ EUROPEE PER L’ARCHITETTURA / 7 EUROPEAN CITIES FOR ARCHITECTURE nel quale sono stati presentati progetti e studi sui casi di Aachen, Padova, Siracusa, Strasbourg, Tallinn, Trento, Parma.
Si è trattato di un confronto sulle modalità di lettura dei contesti urbani attraverso l'utilizzo di un linguaggio di descrizione che tenga conto della valenza figurativa e simbolica della città europea.
Hanno partecipato Uwe Schröder, della Facultät für Architectur (AACHEN – Germania), Eleonora Mantese della Facoltà di Architettura Università Iuav di Venezia (PADOVA – Italia), Vincenzo Latina, della Facoltà di Architettura di Siracusa, (SIRACUSA - Italia), Cristiana Mazzoni, dell' Ecole Nationale Supérieure d'Architecture de Strasburg (STRASBURGO - Francia), Andres Alver, dell'Estonian Academy of Arts, Faculty of Architecture (TALLINN – Estonia), Armando Dal Fabbro, della Facoltà di Architettura Università IUAV di Venezia (TRENTO - Italia), Carlo Moccia, della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari (PARMA – Italia), Renato Rizzi, della Facoltà di Architettura Università IUAV di Venezia (PARMA – Italia), Jannis Tsiomis, dell'Ecole d’Architecture de Paris – La Villette (STRASBURGO - Francia).
Ha seguito la presentazione dei casi studio la tavola rotonda dal titolo PERCORSI DEL PROGETTO URBANO / WAYS OF THE URBAN DESIGN che ha visto la partecipazione Alberto Ferlenga (discussant) della Facoltà di Architettura Università IUAV di Venezia, Carles Muro della Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Barcelona e Marcello Panzarella della Facoltà di Architettura dell'Università di Palermo.
Venerdì 21 ottobre 2011 presso la Ex Sinagoga di Reggio Emilia si è affrontato il tema di PROGETTARE IL COSTRUITO: STRATEGIE ARCHITETTONICHE PER LA CITTÀ COMPATTA / DESIGNING THE CONSTRUCTED: ARCHITECTURAL STRATEGIES FOR THE COMPACT CITY Il tema rientra sia nell'indirizzo scientifico di un lavoro di Dottorato di ricerca finanziato dal consorzio Spinner 2013 della regione Emilia Romagna, sia in una casistica internazionale di casi-tipo.
Per tale ragione, al mattino ha avuto luogo la presentazione del Bando di Dottorato e al pomeriggio si è svolto il seminario di presentazione dei casi studio. Gli architetti ed i progetti interpellati sono stati:
Péter Kis, Csaba Valkai, Budapest Social Housing (HUNGARY); AART Architects, Bikuben Student Residence, Ørestad-Copenaghen (DENMARK); Fernando Carrascal, Josè Ma Fernández de la Puente, 63 Viviendas Sociales, Sevilla (SPAIN); Soeters van Eldonk architecten, Masterplan for eastern Veenendaal (NETHERLANDS); Hondelatte Laporte Architectes, Les Diversités, 21 logements sociaux + 6 locaux d’activités, Bordeaux (FRANCE); LAN Architecture, 72 logements collectifs, Bègles (FRANCE); m&a - Gianluigi Mutti, Marilena Magalotti, Piera Patera, Riconversione dell’area Ex-Faema, Milano (ITALY); Eduard Bru i Bisteur, Victor Setoain Perego, Neus Lacomba Mongé, 96 Habitatges per a gent grant, Barcelona (SPAIN).
Infine, Antonella Gallo, della Facoltà di Architettura Università IUAV di Venezia, Luca Reale, della Facoltà di Architettura Valle Giulia, Roma e Carlo Quintelli, della Facoltà di Architettura di Parma hanno sostenuto un dibattito di approfondimento sul tema.
Sabato 22 ottobre 2011, sempre presso la Ex Sinagoga di via dell'Aquila, si è svolto un seminario di confronto con gli operatori del settore, dai legislatori alle imprese di costruzione, su regole, norme e strumenti attraverso i quali la riflessione teorico-disciplinare può essere tradotta in "buone pratiche" edilizie, dal titolo: Riflessioni sugli strumenti per la costruzione del territorio.
A tale discussione hanno fatto seguito una serie di esempi concreti tratti dall'esperienza delle cooperative edili dell'Emilia in diversi contesti nazionali.
Eventi 2007:
Eventi 2008:
Dati:
Eventi 2009:
Eventi 2010:
Parma, Reggio Emilia, Modena, 26 novembre-12 dicembre
Dati: