Festival dell'architettura

Le nostre lezioni di Progettazione cercano di trasmettere, sin dal primo momento ai nostri allievi, l’esperienza storica dell’architettura e della città nel tempo, come campo di apprendimento permanente, oggettivo e atemporale, su cos’è e com’è l’architettura e la città; come miglior base per pensare e costruire il progetto del presente. Esperienza storica che si estende fino alle origini del presente: soltanto così l’esperienza storica dell’architettura e della città (ciò che conosciamo o ri-conosciamo in essa), diventa un’esperienza formativa e creativa di prim’ordine che ci consente di sognare nei sogni di altri.

La cornice dei nostri esercizi di Progettazione è la città europea letta considerandone l’evoluzione delle relative componenti di base: spazi pubblici, monumenti ed edifici residenziali. Ecco, quindi, che gli studi e le analisi morfologiche, tipologiche, ambientali, effettuate da Saverio Muratori, Aldo Rossi, Luciano Semerani, o il modo di affrontare il progetto di Giorgio Grassi, tra i nostri amici italiani, sono di fondamentale utilità: ma anche gli antichi Trattati, dal Libro VI di Serlio, a Pierre Le Muet, a Durand oppure i testi di Camilo Sitte o la Stadtebau. Senza dimenticare gli esempi costantemente presenti degli Antichi e Moderni Maestri – visti tutti in didattica continuità e senza opposizioni – che aiutano lo studente a scegliere la propria famiglia spirituale, a costituire il proprio scrigno delle muse necessario per portare a termine quelle scelte analogiche che il progetto comporta, come ci ricorda Quatremère de Quincy.

L’allievo deve comprendere che la tradizione architettonica e urbana è il frutto di un lavoro personale il cui risultato sarà l’ideazione di un buon progetto che, come sincero omaggio, proietta nel futuro quella stessa tradizione. Una tradizione che ci lega con le emozioni piuttosto che con le leggi. Per l’allievo viaggiare per vedere e verificare sul posto l’insegnamento dei luoghi è vitale; invece, insegnare ad entusiasmare lo studente nei confronti dell’eredità del passato è compito fondamentale del professore. E qui risuonano i termini: numero, proporzione, composizione, ritmo... come parole recuperate che devono ritornare a far parte della nostra lingua comune.