Festival dell'architettura

RENATO RIZZI

Immagine, forma
Ogni “forma” non può vivere disgiunta dal “sapere” che la informa. Credere pertanto che la “forma” possa essere qualcosa di autonomo, che affondi le sue radici nel vuoto o in un “sapere” neutro e indistinto, è pura follia. Tutte le “forme” portano in superficie il proprio “sfondo”: il piano profondo e indifferibile del “sapere”.

 

Corso progettazione architettonica 01

Prof.

Renato Rizzi

Assistenti

Andrea Rossetto

Emiliano Forcelli

Ernst Struwig

 

 

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CARLO MOCCIA

Amor Vacui. Luoghi per la città del nostro tempo
Anche la città di Parma sembra essere condannata nella costruzione della sua periferia alla perdita della forma. La periferia di Parma,come quella di tante città italiane, si estende occupando territorio
ma non riuscendo a definire luoghi e, fatte salve le eccezioni di architetture “solitarie”, a me sembra
sia stata costruita senza intenzionalità estetica.
Eppure la periferia è la parte in cui il rapporto con la campagna, la prossimità della natura alla città
permetterebbero di sperimentare idee di città più appropriate al nostro tempo. Idee di città in cui si
dovranno stabilire rinnovate relazioni tra luoghi di grande densità spaziale, evocativa della condizione urbana, e spazi dilatati e vuoti che rendano riconoscibili le forme della natura, quelle della “geografia fisica” del territorio insieme a quelle delle trasformazioni antropiche della campagna.

Sopra:

Catania - Area di Milo (2010)

M. Mannino, C. Moccia, U. Schroeder con A. Tognon

 

Sotto:

Parma - Studi per la periferia ovest (2011)
C. Moccia, S. Paris  con S. Campanella, M. Cucco, V. Distaso, A. Gatta, C. Gramegna, L. Schepisi